Vai al contenuto

Servizi_Backup-02: perché copiare “tutto”?

Perché copiare “tutto”?

Perché viene copiato “tutto” e non solo le informazioni “generate” dal lavoro quotidiano?
(I programmi, per es., posso sempre riscaricarli da Internet…)

Non è elegante rispondere ad una domanda con un’altra domanda: …ma in questo caso può aiutarci per una importante riflessione.
Quesito: con il backup ti interessa avere una copia dei tuoi dati o ti interessa averli disponibili ed utilizzabili?

Caso (reale – telefonata da cliente a JCN)
Ciao Eric, se te lo porto riesci a guardarmi subito il computer?
Stavo facendo un preventivo (urgente) e di colpo è sparito tutto e non si accende più (il computer)
Fino a 5 minuti fa funzionava tutto benissimo…

Può capitare di restare senza computer… proprio quando hai qualcosa di urgente da gestire: non necessariamente il preventivo, ma una scadenza da rispettare, un documento urgente da gestire…

In alcune situazioni si riesce ad aggirare il problema (la mail la gestisco sul cellulare, così come qualcosa da gestire su internet (accidenti, non mi ricordo la password che avevo memorizzato sul computer per accedere al quel sito/servizio!)… o recuperare un file dalle copie e aprirlo con il programma adatto su un altro computer.

Ma in altre situazione è un po’ più complicato, per esempio quando non è un solo file da recuperare, ma il database del software gestionale con bolle, fatture, scadenze… o l’archivio di posta elettronica con una sequenza di mail di corrispondenza.. O semplicemente perché il programma adatto era solo su quel computer (es. software di disegno tecnico e similari).

In casi come quelli indicati potrebbe essere necessario attendere la riparazione del computer per poter utilizzare i nostri dati.

Nel caso della telefonata si era rotto l’hard disk.
Sostituzione del pezzo, reinstallazione sistema operativo, drivers periferiche, configurazione rete locale, reinstallazione programmi applicativi, configurazioni, personalizzazioni, reimpostazione caselle di posta elettronica e relative credenziali… ma specialmente quando ci sono programmi particolari (es. software gestionali) il lavoro va gestito da un tecnico esterno (speriamo subito disponibile)

E poi dipende da quando era stata fatta l’ultima copia funzionante (completa di tutto)

In quanto tempo sono tornato “operativo”?
E quanto mi è costato questo “disagio / indisponibilità”?
Per un privato probabilmente è poco significativo: ma per un’azienda, magari con più addetti e con scadenze, servizi da gestire per i clienti o informazioni temporaneamente indisponibili, ma fondamentali per lavorare bene?

Quindi l’obiettivo principale diventa minimizzare l’impatto delle interruzioni sui processi aziendali, consentendo un ripristino rapido ed efficiente e la possibilità di utilizzare dati critici.

In altre parole: in quanto tempo ci si aspetta di tornare alla piena funzionalità dopo un evento che ha causato la perdita o l’interruzione della disponibilità dei dati?

E ALLORA… PERCHE’ “COPIARE TUTTO” PUO’ FARE LA DIFFERENZA?
Perché possiamo “virtualizzare” il computer guasto e tornare operativi in pochi minuti.

In informatica il termine virtualizzazione dell’hardware significa creare macchine virtuali che simulano un computer fisico.
Viene fatto utilizzando un software chiamato hypervisor. Alcuni esempi di software di virtualizzazione sono VMware Workstation Player, Microsoft Hyper-V e Oracle VM Virtual Box.

In parole semplici, installiamo un software hypervisor su un altro computer, ne utilizziamo parte delle risorse fisiche come la CPU e la RAM e utilizziamo un’immagine del disco rigido (la nostra copia salvata sul NAS!) come spazio di archiviazione.
Il risultato è che possiamo lavorare come se avessimo ancora il computer originale, con gli stessi programmi, dati e impostazioni fino all’ultima copia effettuata (disponibile e funzionante).

Nel caso dei servizi di backup “in-cloud”, possiamo eseguire questa operazione di virtualizzazione utilizzando i servizi resi disponibili su Internet.
Non è necessario utilizzare un altro computer fisico con CPU e RAM, ma è sufficiente avere un browser Internet (come Chrome, Firefox o Edge) e le credenziali appropriate per accedere ed utilizzare i nostri programmi e dati, riducendo sensibilmente i tempi di indisponibilità / usabilità.

Attenzione: non tutti i software di copia permettono di generare “immagini” adatte alla virtualizzazione.

Quindi la risposta alla domanda iniziale “Ma perché viene copiato “tutto” (…)?” è: perché ci permette di tornare operativi in tempi rapidi (= avere un RTO di pochi minuti) (oltre ad essere sicuri che “c’è tutto!”)

In gergo informatico il Recovery Time Objective (RTO), è un concetto che indica il tempo massimo accettabile per ripristinare i dati e i servizi in seguito a un’interruzione o a un disastro

Va valutato di caso in caso, ma è importante definire un RTO realistico e pianificare le soluzioni di backup e ripristino dei dati in base a tale obiettivo, in modo da essere preparati in caso di problemi.

Abbiamo scritto che utilizziamo la copia immagine (ultima disponibile, funzionante) per riprendere a lavorare. E se la copia ultima disponibile, funzionante risale ad alcuni giorni fa?

Nel prossimo articolo risponderemo alle domande:

Ogni quanto tempo vengono fatte le copie?
E quanto tempo e spazio ci servono se copiamo sempre “tutto”?

Negli articoli precedenti:

Ti è stato utile?
Lasciaci (qui sotto) un commento per aiutarci a migliorare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *