Gli operatori di telefonia / connettività Internet (e soprattutto i loro agenti) sono molto “aggressivi” nell’offerta, ma purtroppo a volte non altrettanto “trasparenti” nella comunicazione con i potenziali clienti (sfruttando una limitata conoscenza della materia)
Arrivano telefonate e offerte dagli storici operatori di telefonia TELECOM/TIM, VODAFONE, WIND, ma anche, specie nella nostra zona, da INTRED, MYNET, LINKEM, EOLO… ed anche da operatori che si basano su rete in fibra di OPENFIBER (SKY, ARUBA, TISCALI….) – vedi tombini e cabinati con la sigla BUL (banda ultra larga)
Poi ci sono operatori che offrono connettività Internet con satellite.
E arrivano proposte anche da operatori che offrono multiservizi (vedi le recenti pubblicità energia elettrica + fibra)
Premessa: il presente articolo fa riferimento a come il segnale internet arriva dalla rete a casa. Quindi quando scrivo di “senza fili” (=wireless) non mi riferisco a come il segnale viene distribuito in appartamento / ufficio, ma al mezzo di trasporto del segnale dall’esterno fino a casa. Scriveremo in altro articolo sulle alternative di distribuzione segnale internet in appartamento (cavo, wireless, wireless+extender, powerline, mesh…)
L’AGCOM (Agenzia nazionale per le Garanzie nelle comunicazioni – www.agcom.it) ha individuato questa classificazione delle tipologie di connessione che devono essere presenti nell’offerta pre-contrattuale:
– F “fibra” (bollino colore verde) indica le infrastrutture basate su fibra ottica fino all’unità immobiliare o all’edificio dell’abbonato (casi FTTB e FTTH). Migliore configurazione possibile, capace di garantire prestazioni superiori e abilitare connessioni a banda ultralarga.
– FR “fibra mista rame” o “fibra mista radio” (bollino colore giallo) fa riferimento alle architetture in cui la fibra ottica viene usata solo fino a nodi intermedi (casi FTTC e FWA).
– R “rame” o “radio” (bollino colore rosso) indica quelle configurazioni di rete che non prevedono l’utilizzo della fibra ottica nella rete d’accesso e/o che comunque non abilitano l’utilizzo di servizi a banda ultralarga (connettività ADSL tradizionale, HiperLAN e similari).
Vediamo cosa significano le varie sigle.
FTTC (Fiber to the Cabinet): FTTC indica una connessione in fibra ottica fino al cabinet, che è il cabinet di distribuzione presente nelle vicinanze degli utenti. In questa configurazione, la fibra ottica arriva fino al cabinet, mentre la connessione finale verso l’utente utilizza il rame (generalmente il doppino di rame) per il tratto finale. Ciò significa che la parte iniziale della connessione è in fibra ottica, che offre velocità di trasmissione più elevate e maggiore capacità, mentre il tratto finale utilizza il rame, che può essere soggetto a limitazioni di velocità e prestazioni.
FTTB (Fiber to the Building): Con FTTB, la fibra ottica arriva fino all’edificio (appartamento o ufficio) e la connessione all’interno dell’edificio è gestita utilizzando cavi in rame o altri mezzi. Questa tecnologia è spesso utilizzata in edifici condominiali o uffici, consentendo velocità elevate all’interno dell’edificio.
FTTH (Fiber to the Home): FTTH indica una connessione in fibra ottica fino a casa (o al punto finale dell’utente). In questa configurazione, la fibra ottica viene estesa fino alla residenza o all’ufficio dell’utente finale. Questo tipo di connessione offre prestazioni elevate, velocità di trasmissione molto elevate e bassa latenza, grazie all’uso esclusivo della fibra ottica per tutta la tratta. È considerata la soluzione di connessione Internet più avanzata in termini di velocità e prestazioni.
Misto rame: “Misto rame” si riferisce a una configurazione di connessione che utilizza sia il rame che la fibra ottica in modo combinato. In questo caso, la fibra ottica può essere utilizzata per il tratto principale, ad esempio fino al cabinet (FTTC), e il rame viene utilizzato per il tratto finale verso l’utente. Questo tipo di configurazione è un compromesso tra la fibra ottica, che offre prestazioni migliori, e il rame, che può essere più economico o già presente nelle infrastrutture esistenti.
Stesse considerazioni per il “Misto radio” dove, invece del cavo in rame, il tratto finale è coperto da segnali radio (tipicamente antennina sul tetto, frequente nelle nostre zone)
La sigla FWA (Fixed Wireless Access) si riferisce a una tecnologia di accesso a banda larga che utilizza segnali wireless per fornire connessioni Internet ad alta velocità. Nel contesto di FWA, la fibra ottica viene utilizzata come collegamento principale per la connessione a Internet fino a un punto di accesso wireless, che può essere una stazione base o un’antenna installata in una determinata area geografica. Da lì, il segnale wireless viene trasmesso agli utenti finali attraverso onde radio o segnali wireless.
FWA offre una soluzione di connessione a banda larga per aree geografiche in cui non è economicamente o logisticamente fattibile estendere la fibra ottica direttamente alle residenze o alle aziende. Utilizzando la tecnologia wireless, FWA può raggiungere utenti in aree rurali, periferiche o difficilmente accessibili.
Tuttavia, è importante notare che le prestazioni effettive di FWA possono variare a seconda di diversi fattori, come la distanza tra l’utente e il punto di accesso wireless, le condizioni ambientali, la congestione della rete e la qualità del segnale. La disponibilità e le prestazioni di FWA possono dipendere anche dalla copertura e dall’infrastruttura di rete offerte dal provider di servizi Internet.
Anche le velocità effettive di una connessione FTTC, FTTH o misto rame possono variare a seconda di diversi fattori, come la qualità del cavo di rame, la distanza dalla centralina, l’infrastruttura di rete locale e l’offerta del provider di servizi Internet.
A livello commerciale gli operatori di telecomunicazioni dovrebbero usare il termine “fibra” se e solo se l’infrastruttura è FTTH/FTTB.
Se il cavo in fibra ottica raggiungesse soltanto nodi intermedi, come l’armadio stradale (FTTC, Fiber-to-the-Cabinet) o la stazione radio base nel caso di un collegamento FWA, allora gli operatori non potranno più usare la denominazione “fibra” se non affiancata alla dicitura “su rete mista rame” o “su rete mista radio”
Per completezza diamo spiegazioni anche delle sigle:
ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): L’ADSL è una tecnologia che consente di trasmettere dati ad alta velocità attraverso le linee telefoniche tradizionali in rame. La particolarità dell’ADSL è che offre velocità asimmetriche, il che significa che la velocità di download (ricezione di dati) è generalmente più elevata della velocità di upload (trasmissione di dati). Questo tipo di connessione è comunemente utilizzato per l’accesso a Internet residenziale, dove la maggior parte delle persone richiede una maggiore velocità di download per navigare, guardare video o scaricare file.
VDSL (Very-high-bit-rate Digital Subscriber Line): Il VDSL è una tecnologia evoluta rispetto all’ADSL, che utilizza la stessa infrastruttura in rame. La principale differenza tra ADSL e VDSL è la velocità di trasmissione dati. Con VDSL, è possibile raggiungere velocità di trasmissione dati più elevate rispetto all’ADSL, sia per il download che per l’upload.
Velocità indicative in base alla tecnologia (download / upload, espresse in Megabit/secondo):
ADSL (rame) – Se abbiamo questo tipo di connessione la velocità massima in download è di 20 Megabit al secondo, anche se la necessità di connettere sempre più persone ha portato ad avere una velocità media compresa tra i 4 e i 7 Megabit al secondo; in upload difficilmente la velocità è superiore a 2 Megabit al secondo.
VDSL – FTTC (misto rame) – Utilizzando questa tecnologia avremo una velocità di download massima di 300 Megabit al secondo, ma la velocità media è compresa tra i 30 e i 120 Megabit al secondo (in base alla distanza dalla centrale, al tipo di cabinato e la copertura della fibra ottica). In upload si raggiungono spesso i 20 Megabit al secondo, con una media di 14 Megabit al secondo. Normalmente più performante FTTC rispetto a VDSL.
FWA (misto radio) – Questa tecnologia permette di raggiungere una velocità massima di 100 Megabit al secondo in download, anche se la velocità media si assesta tra i 15 e i 50 Megabit al secondo. La velocità di upload è intorno ai 10 Megabit al secondo, con una media di 5 Megabit al secondo. (tra gli operatori: LINKEM, EOLO, ma anche VODAFONE, WIND, TIM)
FTTH (fibra) – Con questa tecnologia raggiungiamo la velocità massima di 2500 Megabit al secondo (2,5 Gbit/s), con una velocità media compresa tra i 600 e i 1200 Megabit al secondo.
Nelle nostre zone, coperte da infrastruttura OPENFIBER, gli operatori propongono normalmente la 1000Megabit (e circa 300Mb in upload) – vedi offerte SKY, TISCALI, ARUBA… ma pari servizio posso offrirlo con rete proprietaria anche INTRED e MYNET (anche se spesso a costi più elevati)
Devono essere intese come velocità ottimali raggiungibili (non effettive): dipende, come sopra indicato, da vari fattori (qualità, distanza, operatore…). Poi ricordiamo che normalmente è con “banda condivisa”: negli orari di massimo traffico (specialmente sulle soluzioni meno performanti) la velocità può essere inferiore.
Ogni operatore inoltre deve permettere di accedere, tramite l’inserimento del proprio indirizzo o del numero di telefono, alle seguenti informazioni tecniche relative alla specifica postazione fissa:
1) descrizione delle caratteristiche tecniche dell’offerta di connettività sottoscrivibile dall’utente (architettura fisica di rete, topologia e tecnologia)
2) velocità navigazione in upload e download massima e minima attesa
3) latenza attesa
4) modalità di erogazione dell’eventuale servizio fonia (via VoIP o meno)
Se al telefono parli con un commerciale e chiedi se non c’è qualcosa di meglio ti senti rispondere “No, nella tua zona / al tuo indirizzo c’è disponibile solo… ” (ovviamente facendo riferimento solo all’offerta dello specifico operatore: se ne guardano bene dal dire “però c’è xxxx che offre la fibra a 1000Gb…”)
Siti internet per verifica copertura attuale e prossima, indipendentemente dagli operatori: consiglio poi di verificare, come detto sopra, la specifica offerta del singolo operatore, con una semplice ricerca su internet) – vivamente consigliato il confronto tra le informazioni presenti su singoli portali
https://bandaultralarga.italia.it/
https://maps.agcom.it/
E poi controllare anche in:
https://fibermap.it/Presentation/Index#/map
https://openfiber.it/verifica-copertura/
E poi ovviamente ci sono i siti di tutti gli operatori (basta fare una ricerca con Google “verifica copertura internet” e di link sponsorizzati ne trovate a volontà!)
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